Zona di produzione dell'olio extravergine di oliva Infinto


Il sito di raccolta e produzione dell'olio extravergine di oliva Infinito, si trova nella provincia

di Trapani nella parte occidentale della Sicilia in un comprensorio, principalmente collinoso, dove si estende il fiume Belìce.


Esattamente dove sfocia il fiume, nei pressi di Selinunte la coltivazione dell’ulivo e la produzione dell’olio avviene fin dall’inizio dell’insediamento delle prime popolazioni di Sicani, Elimi, Fenici e Greci, dimostrato dalle antiche macine scoperte vicino ai templi del V secolo a.C.

Olio extravergine di oliva Infinito - Vini Infinto
Olio extravergine di oliva Infinito - Vini Infinto
Olio extravergine di oliva Infinito - Vini Infinto
Olio extravergine di oliva Infinito - Vini Infinto
Olio extravergine di oliva Infinito - Vini Infinto
Olio extravergine di oliva Infinito - Vini Infinto
Olio extravergine di oliva Infinito - Vini Infinto
Olio extravergine di oliva Infinito - Vini Infinto
Olio extravergine di oliva Infinito - Vini Infinto
Olio extravergine di oliva Infinito - Vini Infinto

L'olio extravergine di oliva Infinito DOP e il territorio


Nella Valle del Belìce in Sicilia (nei comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Partanna, Santa Ninfa, Poggioreale e Salaparuta) si produce uno fra i migliori oli di oliva, la cui base è la Cultivar Nocellara del Belice. Il 97% delle piante di olivo sono della varietà Nocellara del Belice; cultivar di modesto sviluppo, con rametti a frutto penduli, autoincompatibile, con produttività costante , frutto grosso (5 - 7 grammi) di forma quasi sferica, polpa soda e croccante, colore verde intenso prima dell’invaiatura che a maturazione diventa rosso vinoso. La polpa rappresenta l’85% dell’intera drupa, la resa in olio si aggira intorno al 18 – 20 %, la qualità è ottima; per questo motivo è considerata cultivar a duplice attitudine (olio – mensa). Questa varietà, predilige terreni freschi e sciolti, anche se riesce a dare produzioni soddisfacenti in condizioni pedologiche non ottimali.

La resistenza alle principali malattie è modesta; infatti, la Nocellara del Belice è sensibile all’occhio di pavone, alla cercospora, alla verticilliosi, alla rogna e agli attacchi di mosca. Il rimanente 3% di piante è rappresentato dalle cultivar Buscionetto, Giarraffa, Cerasuola o Palermitana. Il loro unico scopo è quello di impollinare la Nocellara del Belice, con esclusione della Cerasuola, dato che è androsterile.